giovedì 29 giugno 2017 09:05

CGUE: Lo status di rifugiato dev'essere negato a chi svolge attività indiretta per favorire il terrorismo

Gli Stati membri dell’Unione europea devono negare lo status di rifugiato non solo a chi sia stato condannato per reati terroristici, ma anche a chi svolge un’attività indiretta per favorire atti terroristici, senza compiere direttamente l’azione. Con questa affermazione, resa in un procedimento sollevato dai giudici belgi ma a cui hanno partecipato diversi Stati compresa l’Italia, la Corte di giustizia dell’Unione europea allarga gli spazi statali per fronteggiare le reti terroristiche internazionali e stringe sulla concessione della protezione internazionale. Per i giudici di Lussemburgo, il no alla concessione dell’asilo deve essere opposto non solo se il richiedente è autore diretto di un atto terroristico, ma anche se partecipa, come appartenente a una rete, all’attività di reclutamento, organizzazione, trasporto o equipaggiamento dei foreign fighters.

CGUE Sentenza 31 gennaio 2017, n. 573/14 - fonte: DatAvvocato/Sole24ore

domenica 3 aprile 2016 21:20

23 APRILE A TREVISO GIORNATA DI STUDIO SULLA CITTADINANZA


giovedì 3 marzo 2016 12:36

Assegno sociale INPS. Per il 2016 € 5825,00 l'anno.

Con circolare pubblicata il 31 dicembre 2015, l'INPS ha comunicato che l’importo annuo dell’assegno sociale aggiornato al 2016 è pari ad euro 5.825 (euro 448,07 mensili per 13 mensilità) .
La notizia è rilevante ai fini del rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare o del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Sull'importo dell’assegno sociale infatti si fonda il calcolo del "reddito minimo" per entrambi i tipi di autorizzazione. 
In particolare 
1) per il nulla osta all’ingresso di uno o più familiari in base all’ art. 29 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, il Testo Unico Immigrazione, occorre dimostrare di avere un reddito, pari almeno all’importo annuo dell’assegno sociale aumentato della sua metà per ogni persona da ricongiungere e quindi 
Assegno sociale (per 1 persona) €. 5.825
n. 1 familiare da ricongiungere €. 8.737,50
n. 2 familiare da ricongiungere €. 11.650
n. 3 familiare da ricongiungere €. 14.562,50
n. 4 familiare da ricongiungere €. 17.475
n. 5 familiare da ricongiungere €. 20.387,50
n. 6 familiare da ricongiungere €. 23.300
Se si ricongiungono due o più figli minori di 14 anni il reddito minimo richiesto per il 2016 euro è di 11.650 . Per ogni altro ricongiunto oltre ai minori di 14 anni (figli, coniugi o genitori), all’importo di 11.650 euro si deve aggiungere per ogni persona l’importo di 2.912,50 euro. 
2) per il rilascio del permesso UE soggiornanti di lungo periodo, ai sensi dell’art. 9 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, si deve dimostrare un reddito pari all’importo dell’assegno sociale. Per il rilascio ai famigliari, valgono gli importi sopra indicati ai fini del ricongiungimento.


mercoledì 10 febbraio 2016 21:46

Dossier su riforma cittadinanza dell'Ufficio studi del Senato

Il disegno di legge di riforma della cittadinanza, approvato dalla Camera dei deputati il 25 ottobre 2015 è attualmente in discussione al Senato ove è contrassegnato dal n. 2092 A.S. Per approfondire di cosa si tratta è molto utile il Dossier predisposto dall'Ufficio studi del Senato. Per scaricarlo clicca sul link : Dossier Cittadinanza Senato

martedì 2 febbraio 2016 14:44

Quanti saranno i "nuovi italiani" se sarà approvata la riforma della cittadinanza?

Una fabbrica di nuovi italiani, in funzione 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. La riforma della cittadinanza per i figli degli immigrati potrebbe regalare alla vecchia Italia un’iniezione continua di giovani, giovanissimi cittadini. 
A dare qualche cifra è stata ieri la deputata del Partito Democratico Marilena Fabbri, durante l''incontro conclusivo del convegno ''Progetto Creta - Culture e religioni: educazione ai giovani in ambito territoriale'' al liceo scientifico ''Farnesina'' di Roma. 
Fabbri è stata la relatrice della riforma alla Camera, dove è nato ed è stato approvato il testo unificato attualmente all’esame del Senato. ”La legge – ha ricordato - si rivolge ai figli di stranieri nati in Italia o arrivati in Italia prima dei 12 anni, pensiamo - dice il deputato - possano essere almeno 800mila i ragazzi nati o arrivati prima dei 12 anni che potrebbero richiedere la cittadinanza secondo i requisiti previsti. Come potrebbero essere50mila i ragazzi nati in Italia che ogni anno, dopo l'entrata in vigore della legge, potrebbero diventare da subito italiani". 
Numeri che forse potrebbero fare paura a chi si ostina a considerare “stranieri”, addirittura “immigrati”, bambini e ragazzi cresciuti e spesso anche nati in Italia. "La politica – ha commentato Fabbri - dovrebbe programmare il futuro e per fare questo dovrebbe studiare dati e proiezioni. Cosa che non fa preferendo cavalcare le paure, ragionare con la pancia farsi guidare dai pregiudizi".
La deputata invita quindi a ragionare sulla realtà. "Il rapporto fra nati e morti in Italia è pari a quello che c'era nel 1917-1918. Nel 2014 sono stati 95mila i ragazzi under 30 hanno lasciato l''Italia e cala anche la presenza regolare di stranieri. Come se non bastasse siamo il secondo Paese più vecchio al mondo dopo il Giappone, gli ultra sessantacinquenni sono il 21% della popolazione. In Italia ci sono 2 milioni e mezzo di stranieri che lavorano e producono 123 miliardi di euro di ricchezza equivalente all'' 8,8% del pil italiano".

(articolo tratto da http://www.stranieriinitalia.it/attualita/attualita/attualita-sp-754/riforma-cittadinanza-subito-800-mila-nuovi-italiani-poi-50-mila-l-anno.html)

venerdì 29 gennaio 2016 14:12

Imminente un nuovo "decreto flussi": quote solo per stagionali e conversioni?

Attesa a giorni la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto flussi 2016. Previste quote per circa 30 mila ingressi. In particolare, il decreto autorizzerà qualche migliaio di ingressi per lavoratori subordinati che hanno fatto corsi di formazione all’estero e per lavoratori autonomi,  un centinaio di ingressi per lavoratori sudamericani di origine italiana, e circa dodicimila conversioni in permessi per lavoro di permessi rilasciati per altri motivi, quote quindi destinate a chi già vive in Italia. Decisamente più sostanziosi gli ingressi per lavoro stagionale, che dovrebbero essere 13 mila, come lo scorso anno.
 “Se questi numeri verranno confermati, si continua con una sostanziale chiusura degli ingressi per lavoro non stagionale in Italia. Una scelta che il governo giustifica con la crisi economica e la presenta di tanti disoccupati, italiani e stranieri, ma che appare comunque poco lungimirante” ha dichiarato Giuseppe Casucci, Coordinatore nazionale del Dipartimento Politiche Migratorie della UIL.
“Quest’anno – fa notare il sindacalista - sono arrivati in Italia sui barconi meno rifugiati, ma il doppio dei migranti economici, quindi c’è comunque una forte pressione di africani che cercano un lavoro. Se chiudiamo del tutto i canali regolari, obblighiamo queste persone ad affrontare il Mediterraneo. Inoltre,  tutte le proiezioni confermano che nei prossimi anni, a causa dell’invecchiamento della popolazione, crescerà il fabbisogno di manodopera straniera, quindi è ora di tornare a una programmazione seria degli ingressi”.
Soddisfatto è invece Roberto Caponi, direttore dell’area sindacale di Confagricoltura per la quota degli stagionali da impegnare in agricoltura, dove l'uso di questa manodopera “a tempo” straniera per le campagne di raccolta è ormai un fatto strutturale. 
“I numeri sono sufficienti, visto che impieghiamo nei campi anche lavoratori neocomunitari e disoccupati che sono già qui, ma soprattutto per la prima volta ci si muove per tempo” commenta . In effetti le domande di assunzione stavolta potranno partire già a gennaio e non a primavera inoltrata come negli scorsi anni. 
“Abbiamo sempre chiesto – sottolinea Caponi - di anticipare la pubblicazione del decreto flussi, in modo da far arrivare in Italia gli stagionali stranieri già tra marzo e aprile, quando partono i primi raccolti. Ora confidiamo che anche il resto della procedura, che prevede diverse semplificazioni, si svolga velocemente”. 
 (fonte Stranieriinitalia.it).. 

giovedì 28 gennaio 2016 12:53

Inaugurazione anno giudiziario: “Reato clandestinità dannoso”

Giovanni Canzio primo presidente della Cassazione nella sua relazione nella cerimonia per l’apertura dell’anno giudiziario 2016 che si è tenuta oggi nell’Aula magna della Suprema Corte alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, ha rivolto tra l'altro critiche anche al reato di immigrazione clandestina: “La risposta sul terreno del procedimento penale si è rivelata inutile, inefficace e per alcuni profili dannosa, mentre la sostituzione del reato con un illecito e con sanzioni di tipo amministrativo, fino al più rigoroso provvedimento di espulsione, darebbe risultati concreti”.

martedì 26 gennaio 2016 21:51

Lentamente procede l'iter della riforma della cittadinanza

Roma – 26 gennaio 2016 – Cammina piano, ma cammina la riforma della cittadinanza per i figli degli immigrati.

In Commissione Affari Costituzionali del Senato, la discussione generale sul disegno di legge già approvato alla Camera si concluderà mercoledì 3 febbraio. Poi ci sarà un giro diaudizioni informali, durante le quali verranno probabilmente ascoltati esperti e associazioni, quindi si entrerà nel vivo con gli emendamenti e le votazioni dalle quali uscirà il testo da portare in Aula.

È quanto ha deciso oggi pomeriggio l’ufficio di presidenza della Commissione. Poi è ripresa la discussione generale, con gli interventi di quattro senatori di Forza Italia. Sono stati tutti molto critici nei confronti della riforma, alla quale sarebbero legati rischi di ogni tipo.

Remigio Ceroni ha tirato in ballo le stragi di Parigi, i cui autori erano “francesi di seconda o terza generazione”. Quindi ha sostenuto che “con la proposta di riconoscere la cittadinanza italiana in base al principio dello ius soli e dello ius culturae, si rischia di accogliere in modo indiscriminato nella comunità sociale un numero eccessivo di persone che tra l'altro, in futuro, potrebbero rivelarsi pericolose per la sicurezza nazionale”.

Secondo Marco Marin, la riforma “rischia di determinare profondi e irreversibili contrastinella società italiana, come del resto il provvedimento sulle unioni civili”. Inoltre, potrebbe “incentivare l'immigrazione clandestina, senza peraltro offrire opportunità di vita migliori” , “conseguentemente, è alto il rischio che gli immigrati finiscano per essere sfruttati da datori di lavoro senza scrupoli o per dipendere passivamente dal sistema assistenziale, oppure inizino a delinquere”.

Emilio Floris ha lanciato un allarme sui numeri dei potenziali nuovi italiani: "800.000 nell'immediato, nonché oltre 50.000 naturalizzazioni all'anno”. “Le ripercussioni sarebbero particolarmente negative, sia sotto il profilo economico, sia sotto il profilo della sicurezza” e “per efficaci processi di integrazione, sarebbero necessarie ingenti risorse economiche, di cui l'Italia non può certamente disporre”.

È contrario alla riforma anche il senatore Antonio Razzi, che pure è un migrante. Oggi in commissione ha richiamato “l'apporto della famiglia come nucleo primario di socializzazione dell'individuo e di trasmissione del complesso di valori e principi connessi al concetto di cittadinanza”. “Sarebbe un artificio inaccettabile – ha spiegato - stabilire che possano diventare cittadini anche i bambini nati da genitori non italiani, i quali verosimilmente trasmetteranno ai figli le proprie tradizioni e la propria cultura”.

EP

dal sito www.stranieriinitalia.it

sabato 16 gennaio 2016 13:03

Entro il 2016 esonero dall'obbligo di visto per i cittadini ucraini.

Venerdì 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha confermato definitivamente l'orientamento di presentare al Consiglio e al Parlamento europeo una proposta per l'esonero per i cittadini ucraini dall'obbligo del visto d'ingresso nel territorio degli Stati membri per i quali vige il c.d. Aquis Schengen.B Secondo la Commissione l'Ucraina soddisfa tutte le condizioni per essere inclusa nella lista dei paesi i cui cittadini possono fare ingresso per soggiorni brevi, al massimo tre mesi e comunque non per motivi di lavoro, all’interno dell’area Schengen. C’è ancora da fare per riformare e adottare leggi importanti. Per Ucraina, la lotta contro la corruzione rimane una questione importante.
Una volta compiuto il percorso per la liberalizzazione gli ucraini potranno viaggiare se hanno un passaporto biometrico, il biglietto di ritorno, e garanzie su dove alloggeranno e sulla disponibilità di sufficienti risorse economiche. Secondo le previsioni ciò dovrebbe avvenire entro il 2016.

venerdì 15 gennaio 2016 17:34

Sottrazione internazionale di minori. Guida del Ministero degli esteri

Un utile guida predisposta dal Ministero degli affari esteri Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie Ufficio IV, per orientarsi su cosa si può fare in caso di sottrazione internazionale di minori e problema dei "bambini contesi".Clicca su Guida per scaricare il testo e di seguito l'indice degli argomenti trattati.

INDICE: Introduzione – pag.2 - PARTE I - La sottrazione internazionale di minori - pag.3 - Strumenti giuridici internazionali vigenti in materia - pag.6 - Come prevenire la sottrazione di un minore - pag.8 - Cosa fare a sottrazione avvenuta - pag.9 - Il diritto di visita - pag.11  - PARTE II - Il ruolo del Ministero degli Affari Esteri e delle Rapp.ze diplomatico-consolari - pag.12 - Le funzioni del Console - pag.14 - Iscrizione all’AIRE dei minori contesi - pag.15 - Il Mediatore del Parlamento Europeo - pag.16 - Informazioni su ordinamenti e normative straniere in tema di diritto di famiglia - pag.17 - Links utili - pag.18  PARTE III Le statistiche (31.12.2013) - pag.19 Assistenza minori italiani contesi: casi trattati dal MAE Sottrazione internazionale di minori italiani: casi pendenti presso il MAE per area geografica

mercoledì 13 gennaio 2016 20:31

Circolare del Ministero dell'Interno sul D.Lgs. 142/2015

Il Ministero dell’Interno ha diramato una circolare in merito all’applicazione del Decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142 di attuazione della Direttiva 2013/33/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 recante norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonché della Direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca della protezione internazionale.Clicca sul link per vedere  La circolare (dal sito asgi.it)

lunedì 11 gennaio 2016 18:01

Reato di clandestinità Inutile e dannoso. Incomprensibile marcia indietro del Governo. Un articolo di Guido Savio dell'ASGI


La natura del reato di clandestinità

La legge n. 94 del 2009 introdusse, nel Testo Unico delle norme sugli stranieri extracomunitari, l’art. 10 bis che sanziona la condotta dello straniero che fa ingresso o si trattiene nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni che disciplinano, appunto, l’ingresso ed il soggiorno in Italia dei cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione europea (con esclusione, quindi, dei cittadini comunitari, nei cui confronti questo reato non si applica).

La sanzione è l’ammenda da 5.000 a 10.000 €: trattasi di un reato contravvenzionale, punito con la sola pena pecuniaria, per il quale non è possibile l’adozione di forme limitative della libertà personale, quali l’arresto o il fermo di polizia, perché il nostro sistema processuale penale non consente di mettere in carcere una persona per un reato che non è punito con la pena detentiva. Questa considerazione è molto importante, al fine di capire i meccanismi attuativi di questo reato: lo straniero che entra o soggiorna illegalmente in Italia non può essere arrestato, quindi viene denunciato a “piede libero”, e, nelle more del processo, è libero di andare dove vuole: quando dovesse essere condannato a pagare l’ammenda chi lo recupererà mai?

Una prima considerazione saltò subito agli occhi di tutti: che senso ha punire con una pena pecuniaria uno straniero irregolare che – proprio perché privo di permesso di soggiorno – non può accendere un conto corrente, non può essere assunto regolarmente, non può intestarsi beni immobili o mobili registrati?

Cioè, in che modo lo Stato ha la garanzia di recuperare le pene pecuniarie irrogate? Assolutamente nessuna, perché lo straniero irregolare condannato per questo reato non può possedere beni aggredibili alla luce del sole.

Fu subito evidente che mai la Pubblica Amministrazione avrebbe intascato nemmeno un centesimo delle pene pecuniarie irrogate, anzi, ci avrebbe rimesso perché non avrebbe nemmeno recuperato le spese di giustizia che lo Stato anticipa per la celebrazione di un processo e che, dopo, cerca di recuperare dal condannato.

Senza contare l’incidenza della rilevanza numerica di questa fattispecie negli uffici giudiziari, già oberati di cause pendenti.

L’impossidenza economica del condannato e, comunque, l’impossibilità oggettiva di avere un patrimonio aggregabile dallo Stato creditore, evidenziarono l’assoluta inutilità di questo illecito.

Ma anche sotto il profilo della deterrenza, l’efficacia è pari a zero. E’ ovvio che chi mette a repentaglio la sua vita, sulle carrette del mare o nel sottofondo di un TIR, non si lascia spaventare dall’ipotesi di potere in futuro essere condannato al pagamento di una somma di denaro che sa benissimo non sarà in concreto esigibile!

D’altronde, nei sei anni di applicazione di questa norma gli ingressi illegali in Italia non sono affatto diminuiti, anzi.

Allora, perché è stata introdotta questa fattispecie e perché si fatica tanto a levarla di torno?
Gli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea

Occorre avere un attimo di pazienza e fare un passo indietro. Correva l’anno 2009, quando R. Maroni (Ministro dell’interno) ed A. Alfano (al Dicastero della giustizia) idearono questo illecito. Nel 2008 il Parlamento europeo ed il Consiglio adottarono una direttiva avente ad oggetto “Norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare”, meglio nota come “Direttiva rimpatri”, il cui termine di recepimento negli ordinamenti interni degli Stati membri sarebbe scaduto il 24.12.2010.

Corre l’obbligo di precisare che detta direttiva – vincolante dopo la scadenza del termine di recepimento – prevedeva che le espulsioni degli stranieri fossero attuate ordinariamente in modo non coattivo, concedendo a chi doveva essere espulso un termine per la partenza volontaria, decorso invano il quale si poteva procedere all’allontanamento coatto. Per contro, il sistema espulsivo italiano, disegnato nel 2002 dalla Bossi-Fini, prevedeva ( e lo prevede sostanzialmente ancora oggi) che tutte le espulsioni fossero eseguite immediatamente dalla Polizia con l’accompagnamento coattivo alla frontiera dello straniero da espellere, insomma l’esatto contrario delle norme europee.

Il Governo italiano dell’epoca – con a capo lo stesso Presidente del 2002 – non era particolarmente entusiasta all’idea di doversi adeguare alla normativa sovranazionale da lì a poco (24.12.2010), ritenendo che fosse preferibile salvaguardare i confini nazionali con il collaudato sistema delle espulsioni coatte. Fu così che l’allora Ministro Maroni ebbe la (in)felice intuizione da cui si deve la genesi del reato di cui ora tanto si discetta.

Poiché la direttiva europea consentiva agli Stati membri di derogare all’obbligo di concedere un termine per la partenza volontaria, tra l’altro, anche nei casi in cui l’espulsione fosse stata disposta come sanzione penale o in conseguenza della stessa, il Governo decise di “inventare” il reato di ingresso e soggiorno illegale, sanzionandolo con una sanzione pecuniaria, ma prevedendo che il giudice (nella specie quello di pace) potesse sostituire l’ammenda con l’espulsione, a titolo di sanzione sostitutiva della stessa pena pecuniaria. In tal modo l’espulsione sarebbe stata conseguente ad una sanzione penale e, conseguentemente, si sarebbe potuta aggirare la direttiva rimpatrinon applicandola, nel pieno rispetto formale della direttiva stessa. Insomma, una tipica soluzione “all’italiana”.

Questa fu il vero motivo per cui nel 2009 venne introdotto nel nostro ordinamento questo reato: cercare di eludere gli obblighi derivanti all’Italia dall’appartenenza all’Unione europea, e non certo pensare di rimpinguare le casse dello Stato con ammende stratosferiche che mai sarebbero state concretamente esatte, e, men che meno confidando nel loro effetto deterrente.



Le bugie hanno le gambe corte

Questa sorta di truffa delle etichette però non ha funzionato.E’ necessario aggiungere un elemento di conoscenza per ben comprendere l’evoluzione delle cose. Non tutti sanno che, parallelamente alla denuncia per il reato di clandestinità, lo straniero che viene sorpreso in condizione irregolare sul territorio italiano, di norma deve essere obbligatoriamente espulso in via amministrativa dal prefetto. Dal momento dell’accertamento dell’irregolarità partono due procedimenti paralleli, entrambi volti all’allontanamento dall’Italia: quello penale e quello amministrativo, è una sorta di gara dove vince chi arriva primo.

Infatti, se nelle more dello svolgimento del processo penale l’Amministrazione esegue l’espulsione coattivamente, il giudice del procedimento penale emette una sentenza con cui dichiara che l’azione penale è diventata improcedibile, perché lo Stato non ha più alcun interesse a condannare al pagamento di un’ammenda – a sua volta convertibile in espulsione – uno straniero che già è stato allontanato dall’Italia.

Se, viceversa, all’atto della celebrazione del processo per il reato di clandestinità non si ha notizia dell’avvenuta espulsione dell’imputato, si prosegue e – in caso di condanna – il giudice irroga la pena pecuniaria, che può essere sostituita dall’espulsione disposta dello stesso giudice. Così lo straniero, che nel frattempo è uccel di bosco (perchè, come precedentemente chiarito, non può essere messo in carcere per un reato punito con la sola pena pecuniaria) fa collezione di espulsioni: quella amministrativa del prefetto e quella del giudice di pace.

Il normale buonsenso consente di domandarsi che senso abbia disporre una pluralità di espulsioni – con l’ulteriore aggravio dei costi di un processo penale – essendo sufficiente cercare di eseguirne una.

Ma neppure l’eventuale espulsione del giudice a titolo di sostituzione dell’ammenda può esser facilmente disposta ed eseguita: la legge, infatti, prevede che il giudice possa effettuare la sostituzione solo se non esistono ostacoli alla sua immediata esecuzione, cioè se lo straniero è identificato, se ha il passaporto, e se c’è un vettore disponibile a riportarlo da dove è venuto. Peccato però che la sussistenza di queste stesse circostanze avrebbe già determinato l’esecuzione dell’espulsione in via amministrativa, con conseguente sentenza d’improcedibilità in sede penale. Se, invece, si celebra il processo penale, ciò vuol dire che l’espulsione amministrativa non è stata eseguita, proprio per la sussistenza di quegli stessi impedimenti che ostano all’adozione dell’espulsione a titolo di sanzione sostitutiva.

La conseguenza è sotto gli occhi di tutti: quella introdotta nel 2009 è una fattispecie del tutto inutile.


La legge delega del 2014

Con la legge 28.4.2014 n. 67, il Parlamento ha conferito delega al Governo per ladepenalizzazione di una serie di reati, tra cui quello in esame, entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge stessa. A termine abbondantemente decorso, il Governo discute oggi se esercitare la delega parlamentare.

L’insieme della comunità scientifica è concorde per l’abrogazione di un reato inutile.

A ciò si aggiunga che anche la Procura nazionale antimafia si è schierata a sostegno dell’abrogazione, evidenziando come il reato in questione ostacoli le indagini volte all’accertamento delle responsabilità dei trafficanti di esseri umani che gestiscono gli sbarchi sulle nostre coste. Infatti, se gli immigrati debbono essere indagati per ingresso illegale, non possono essere sentiti come persone informate sui fatti, ma debbono essereinterrogati con la necessaria assistenza di un difensore e possono avvalersi della facoltà di non rispondere.

Peraltro, si registra ormai da tempo una sorta di disapplicazione di questo reato, soprattutto nei grandi uffici giudiziari dove il carico di lavoro è tale per cui i processi per il reato di clandestinità non si celebrano, preferendo i capi degli uffici privilegiare le scarse risorse per perseguire altre fattispecie ben più gravi, cui attribuire la precedenza.

Le ragioni del no

Stando così le cose, perché il Governo nicchia, rinvia, e pare refrattario ad esercitare la delega del Parlamento? Si dice perché la gente non capirebbe, perché verrebbe meno un presidio importante contro l’invasione degli stranieri – anche in considerazione dell’allarme terrorismo – sicché i tempi non paiono maturi.

Dunque meglio rinviare la decisone aspettando che le acque si chetino, senza fornire all’opposizione una ghiotta occasione di propaganda e di facile raccolta del consenso popolare. Pertanto, anche se la maggioranza governativa concorda sull’abrogazione,considerazioni di opportunità politica ne sconsigliano l’adozione.
Brevi note conclusive

I nodi vengono al pettine. È ovvio che il Ministro dell’interno, che nel 2009 era Ministro della giustizia, non possa oggi sconfessare a cuor leggero quel che sei anni or sono propugnava e approvava con convinzione. L’onestà intellettuale fa spesso a pugni con le contingenze politiche del momento.

Ma chi ha fatto credere all’opinione pubblica che quel reato costituisse un utile strumento di contrasto all’immigrazione irregolare, pur sapendo benissimo che altro era lo scopo? Chi ha scelto di accalappiare il consenso popolare alimentando le paure dell’invasione e suggerendo rimedi del tutto inutili e controproducenti? Chi ha propagato per anni con forza l’idea che fenomeni sociali epocali potessero essere governati seriamente con gli strumenti della repressione penale?

Nessuno risponde politicamente, prigionieri come siamo di fragili equilibri, per cui mentre il mondo cade a pezzi e i singoli Stati dell’Unione si chiudono a riccio,qui da noi ci si arrovella se sia politicamente opportuno mantenere in vigore un reato inutile.

Torino, gennaio 2016

Guido Savio, avvocato, Associazione Studi Giuridici sull’immigrazione”

Riforma cittadinanza - Dal sito Internazionale.it

Cominciamo da oggi ad occuparci della riforma della cittadinanza. Qui sotto un articolo tratto dal sito di "Internazionale" del 13/10/2015 che riassume il testo del Disegno di legge n. 2092 approvato nell'ottobre scorso dalla Camera dei deputati. Il testo è attualmente all'esame del Senato per la definitiva (si spera) approvazione. Lunedì 11 riprenderà la discussione alla Commissione Affari Istituzionali, dove si preannuncia battaglia, con numerosi iscritti a parlare, anche di altre commissioni.
Da "Internazionale.it" 10 ottobre 2015

Le nuove regole per la cittadinanza approvate dalla camera dei deputati

La camera ha approvato il disegno di legge con le nuove norme per la cittadinanza per i minori stranieri. I sì sono stati 310, i no 66 e gli astenuti 83. La nuova legge passa ora all’esame del senato. Hanno votato a favore i partiti di maggioranza e, tra le forze di opposizione, Sinistra ecologia libertà. Hanno votato contro Lega, Forza Italia e Fratelli di Italia. Il Movimento 5 stelle si è astenuto.

Il dibattito è stato trasmesso in diretta televisiva, ma all’inizio in aula non c’erano più di venti deputati, compresa la presidente della camera Laura Boldrini. Al momento dell’approvazione ci sono stati applausi, provenienti dai banchi del Partito democratico e della maggioranza, e urla di disapprovazione dai settori della Lega.

Cosa cambia con il cosiddetto ius soli temperato. Secondo le norme attuali, uno straniero nato in Italia può richiedere la cittadinanza solo se è stato residente legalmente senza interruzioni fino alla maggiore età. La camera ha dato oggi il primo via libera a regole più semplici per concederla ai figli degli immigrati. Potranno ottenere la cittadinanza italiana i bambini stranieri nati in Italia con un genitore in possesso del permesso di soggiorno Ue di lungo periodo. Per ottenere la cittadinanza c’è bisogno di una dichiarazione di volontà espressa da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale all’ufficiale dello stato civile del comune di residenza del minore, entro il compimento della maggiore età. Se il genitore non ha reso tale dichiarazione, l’interessato può fare richiesta di acquisto della cittadinanza entro due anni dal raggiungimento della maggiore età. In ogni caso, per chi nasce e risiede in Italia legalmente e senza interruzioni fino a 18 anni, il termine per la richiesta della cittadinanza sarà aumentato da uno a due anni dal raggiungimento della maggiore età.

Le critiche alla clausola del permesso di lungo periodo. Le associazioni vicino al dossier hanno molto criticato la recente modifica della riforma che ha introdotto la condizione del permesso di soggiorno Ue di lungo periodo per i genitori dei minori che vogliano richiedere la cittadinanza perché ritengono che sia un criterio selettivo dal punto di vista economico e quindi discriminante. Il permesso in questione, infatti, viene rilasciato ai cittadini stranieri di paesi non appartenenti all’Unione europea solo a certe condizioni: devono essere in possesso, da almeno cinque anni, di un permesso di soggiorno in corso di validità; devono avere un reddito non inferiore all’importo annuale dell’assegno sociale; devono avere la disponibilità di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge; devono superare un test di conoscenza della lingua italiana.

Ius culturae. In base alla riforma, potrà ottenere la cittadinanza il minore straniero, che sia nato in Italia o sia entrato nel paese entro il compimento del dodicesimo anno di età, che abbia frequentato regolarmente, nel territorio nazionale uno o più cicli scolastici per almeno cinque anni, presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione. Oppure che abbia seguito percorsi di istruzione e formazione professionale triennali o quadriennali idonei al conseguimento di una qualifica professionale. Nel caso in cui la frequenza riguardi il corso di istruzione primaria, è necessario che tale ciclo sia completato con successo. La richiesta va fatta dal genitore, cui è richiesta la residenza legale, oppure dall’interessato entro due anni dal raggiungimento della maggiore età.

Norma transitoria. Le nuove norme si applicheranno anche ai 127mila stranieri in possesso dei nuovi requisiti ma che abbiano superato, al momento di approvazione della legge, il limite di età dei 20 anni per farne richiesta. Il ministero dell’interno avrà sei mesi di tempo per rilasciare il nulla osta.

sabato 9 gennaio 2016 15:34


martedì 2 settembre 2014 09:17

Rifugiati in Italia. In un anno accolte 3784 richieste.


In un anno e precisamente dal primo agosto 2013 al 31 luglio 2014  gli stranieri che in Italia che hanno ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato politico secondo la Convenzione di Ginevra sono stati 3784. La protezione sussidiaria è stata concessa a 8143 richiedenti asilo, mentre una forma di protezione per motivi umanitari è stata concessa a 12.508 stranieri. (fonte: Ministero interno)

venerdì 1 agosto 2014 11:26

Presentazione IV° Rapporto annuale "Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia"

Regge l'occupazione di immigrate donne addette ai servizi alle persone. Diminuisce fortemente l'occupazione di immigrati maschi.
E' quanto risulta dalla presentazione avvenuta il 30 luglio a Roma del IV° Rapporto annuale "Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia"

Il Rapporto, curato dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, fornisce un ampio aggiornamento sulle presenze degli immigrati nel mercato del lavoro italiano, avvalendosi di numerose fonti statistiche e della collaborazione della Direzione Generale per le politiche dei servizi per il lavoro, dell’INPS, dell’INAIL, di UNIONCAMERE con il coordinamento di Italia Lavoro SpA.
Il testo in PDF del rapporto si può scaricare da archivio briguglio. La registrazione sul sito di Radioradicale della presentazione si può ascoltare cliccando il link radioradicale presentazione rapporto.

Caso Shalabayeva: la Cassazione in materia di interesse all'annuallamento del decreto di convalida del trattenimento

Va riconosciuto l'interesse dello straniero a ottenere l'annullamento anche di un decreto di convalida del trattenimento a seguito di provvedimento espulsivo benchè lo stesso sia stato revocato in autotutela dall'autorità procedente. Ciò sia al fine di ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali derivanti dalla privazione della libertà, sia al fine di eliminare ogni impedimento illegittimo al riconoscimento della sussistenza delle condizioni di rientro e di soggiorno nel nostro territorio (v il link del testo sul sito del Sole24ore cliccando su  Cassazione, 11-30/7/2014 n. 17407 )
Il caso è quello noto di Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Muktar Abliazov ricercato dalle autorità del suo Paese con un mandato di arresto internazionale La straniera non solo non andava espulsa dall’Italia essendo il provvedimento di rimpatrio viziato da «manifesta illegittimità originaria», ma nemmeno poteva essere trattenuta nel Cie di Ponte Galeria.  
Su queste basi la Cassazione ha accolto in pieno il ricorso della straniera annullando il decreto del giudice di pace di Roma che il 31 maggio 2013 aveva convalidato le misure coattive. 
A dicembre, Shalabayeva è tornata in Italia con la figlioletta Alua di sei anni e ad aprile ha ottenuto per entrambe l’asilo politico valido cinque anni.
Tra le anomalie riscontrate dalla S.C. c’è anche il blitz nell'abitazione della Shalabayeva. Esso, come rileva la sentenza, aveva per scopo l'esecuzione del fermo in esecuzione del mandato di cattura internazionale di Abliazov e non poteva avere finalità di prevenzione e repressione dell’immigrazione irregolare. 
Per la Cassazione, c’è stata troppa fretta da parte delle autorità italiane: «la contrazione dei tempi del rimpatrio e lo stato di detenzione e sostanziale isolamento della donna, dall’irruzione alla partenza, hanno determinato un irreparabile vulnus al diritto di richiedere asilo e di esercitare adeguatamente il diritto di difesa». 
Alla Shalabayeva non è stata nemmeno fatta la traduzione delle domande e la polizia - sottolinea la Cassazione - era a «conoscenza dell’effettiva identità della ricorrente», ossia sapeva che era la moglie di un dissidente ricercato. 
Quanto ai documenti della donna, la Suprema Corte osserva che il passaporto diplomatico rilasciatole dalla Repubblica Centroafricana era valido e non contraffatto, e validi erano anche i permessi di soggiorno rilasciati dal Regno Unito e dalla Lettonia. 



mercoledì 30 luglio 2014 09:32

Ricominciamo. Bentornata Hospes!



Riprendiamo a pubblicare su questo blog, rimasto per troppo tempo inattivo dall'1 agosto in via sperimentale e, dall'1 settembre, speriamo in modo più completo e sistematico. Senza naturalmente diventare una pubblicazione periodica vera e propria: si esce quando si può!
L'impianto rimarrà certamente invariato, forse con qualche piccolo ritocco.
Anche se inattivo, sorprendentemente il blog ha continuato ad essere visitato. Segno che probabilmente non era sgradito.
D'estate probabilmente pochi se ne accorgeranno, ma - con la ripresa autunnale delle attività anche associative - puntiamo a coinvolgere ancora molti più amici ed interessati.
Bentornata Hospes!

domenica 7 ottobre 2012 18:10

CANTI DI MIGRANTI. Khorakhané (A forza di essere vento) - Fabrizio De André

Se vuoi sentire la canzone clicca su A forza di essere vento

Khorakhané (A forza di essere vento) di F. De Andrè)

Il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento

porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane

per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso

qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura

nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finché un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace

i figli cadevano dal calendario
Yugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano via

e poi Mirka a San Giorgio di maggio
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadere

ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare

e se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina
ai miei occhi limpidi come un addio

lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio

Cvava sero po tute
i kerava
jek sano ot mori
i taha jek jak kon kasta

Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna

vasu ti baro nebo
avi ker
kon ovla so mutavia
kon ovla

perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà

ovla kon ascovi
me gava palan ladi
me gava
palan bura ot croiuti

sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali

giovedì 4 ottobre 2012 15:51

Regolarizzazione 2012. La prova della presenza al 31/12/2011. Un parere dell'Avvocatura dello Stato.

Con parere in data 4 ottobre 2012 l'Avvocatura Generale dello Stato fornisce ai richiedenti Ministeri dell'Interno e del Lavoro alcuni chiarimenti circa la prova della presenza del lavoratore straniero in Italia alla data del 31 dicembre 2012 che, com'è noto, a sensi dell'art. 5 del D.lgs. 109/2012 dev'essere attestata da "documentazione rilasciata da organismi pubblici".
L'Avvocatura sembra accogliere un'interpretazione estensiva di detta espressione, dettata dal favor sanandi, per ricomprendervi la documentazione proveniente comunque da soggetti, sia pubblici che privati purchè esercenti una funzione od un servizio pubblico, e financo da enti stranieri (Es. Consolati) purchè stabiliti in Italia.
Per vedere il testo clicca sul link: Parere Avvocatura dello Stato

mercoledì 3 ottobre 2012 17:44

RADIOMIGRANTE 2012. Puntata del 3 ottobre 2012

RADIOMIGRANTE. Rubrica di Radioradicale a cura di Shukri Said e Andrea Billau. Argomento della trasmissione di mercoledì 3 ottobre 2012 : Regolarizzazione. Link dal sito di Radioradicale per scaricare la registrazione: Radiomigrante trasmissione
Se vuoi seguire l'inchiesta "Migranti. Regolarizzazione flop" clicca fainotizia

martedì 2 ottobre 2012 18:54

Regolarizzazione 2012. Nuova circolare INPS

Dopo la circolare n. 113 del 14 settembre, con nuova circolare n. 118 del 28/9/2012 la Direzione delle Entrate dell'INPS fornisce ulteriori chiarimenti sulla regolarizzazione dal punto di vista dei contributi.
Per il testo della circolare pubblicato sul sito www.stranieriinitalia.it, vedi il link Circolare INPS n. 118 del 28/9/2012

lunedì 1 ottobre 2012 19:43

Regolarizzazione 2012. Emma Bonino: quattro "urgenze".

Dichiarazione di Emma Bonino, Vice presidente del Senato: 
"Sono interamente d'accordo con le associazioni e gli enti impegnati nel sociale che in questi giorni hanno suonato l'allarme sul rischio di un parziale insuccesso dell’intervento di emersione. Preoccupazioni che avevo d'altra parte pubblicamente già espresso alla vigilia dell'introduzione del provvedimento, ad inizio agosto. Ora che ci troviamo esattamente a metà del periodo previsto dal decreto per un ravvedimento operoso da parte dei datori di lavoro, credo occorra risolvere rapidamente i problemi aperti e tentare di salvare la regolarizzazione. Per questo propongo al Governo quattro interventi prioritari che vanno nella stessa direzione dell'elenco degli interventi stilato dal Tavolo Immigrazione
RATEIZZAZIONE: la facoltà di rateizzare le migliaia di euro - tra contributo forfettario ed arretrati - previste dal decreto, può rendere questo onere più sostenibile. Diversamente, imprese e famiglie potrebbero avere difficoltà finanziarie ad aderire; oppure mettere gli immigrati nella condizione di "contribuire" per avere permesso di soggiorno e posto di lavoro. 
CERTIFICAZIONE DA ENTI A RILEVANZA PUBBLICA: chiarire al più presto cosa il decreto intenda per “organismi pubblici”, nell'assoluta convinzione che la riuscita dell'emersione sarà determinata dall'ampliamento del novero dei soggetti che possono rientrare in questa categoria, non escludendo anche il ricorso a certificazioni emesse da enti privati accreditati, e tanto meno escludendo, come sembra fare il testo della normativa, gli enti definiti di "rilevanza pubblica". 
PROROGA DEI TEMPI: già la scelta dell’apertura dei termini per inviare la dichiarazione di emersione è caduta a poco più di 1 mese dal varo del decreto, in pieno periodo estivo; in aggiunta, i regolamenti attuativi sono stati approvati e resi pubblici con estremo ritardo e in prossimità del click-day. Si rende necessario dunque una proroga del periodo di emersione a favore di una maggiore comprensione ed informazione delle possibilità offerte dal decreto. 
CAMPAGNA DI INFORMAZIONE DELLA RAI: già nel mese di luglio al Governo e ai nuovi vertici della Rai è stata segnalata forte preoccupazione per l'eventuale mancanza di adeguata informazione. Per colmare questa lacuna la Rai ha ancora modo di assumere pienamente il suo ruolo di servizio pubblico varando al più presto una campagna di informazione mirata. Il carattere restrittivo della trasposizione italiana della normativa comunitaria, così configurata, rischia di vanificare uno strumento importante offerto dall'Unione europea. Secondo lo studio della Fondazione ISMU, se regolarizzati, i 600 mila immigrati irregolari, oggi ricattati e costretti al lavoro nero, entrerebbero nella legalità e porterebbero un gettito di circa 3 miliardi di euro di contributi previdenziali. Cifra più che ragguardevole di questi tempi." 

domenica 30 settembre 2012 19:54

CANTI DI MIGRANTI. Clandestino (Manu Chao)

Per sentire la canzone clicca sul link: "Clandestino"

Clandestino (Manu Chao)

Solo voy con mi pena
Sola va mi condena
Correr es mi destino
Para burlar la ley
Perdido en el coraz?n
De la grande Babylon
Me dicen el clandestino
Por no llevar papel

Pa' una ciudad del norte
Yo me fui a trabajar
Mi vida la dej?
Entre Ceuta y Gibraltar
Soy una raya en el mar
Fantasma en la ciudad
Mi vida va prohibida
Dice la autoridad

Solo voy con mi pena
Sola va mi condena
Correr es mi destino
Por no llevar papel
Perdido en el coraz?n
De la grande Babylon
Me dicen el clandestino
Yo soy el quiebra ley

Mano Negra clandestina
Peruano clandestino
Africano clandestino
Marijuana ilegal

Solo voy con mi pena
Sola va mi condena
Correr es mi destino
Para burlar la ley
Perdido en el corazon
De la grande Babylon
Me dicen el clandestino
Por no llevar papel

Solo vado con la mia pena
Sola va la mia condanna
Il mio destino è correre
per burlarmi della legge
Perso nel cuore
Della grande Babilonia
Mi chiamano clandestino
Per non avere documenti

In una citt? del nord
andai a lavorare
La mia vita la lasciai
Tra Ceuta e Gibilterra
Sono un confine nel mare
Un Fantasma nella città
La mia vita va proibita
Dice l' autorità

Solo vado con la mia pena
Sola va la mia condanna
Il mio destino è correre
per burlarmi della legge
Perso nel cuore
Della grande Babilonia
Mi chiamano clandestino
Sono colui che spacca la legge

Mano Negra clandestina
Peruviano clandestino
Africano clandestino
Marijuana illegale

Solo vado con la mia pena
Sola va la mia condanna
Il mio destino è correre
per burlarmi della legge
Perso nel cuore
Della grande Babilonia
Mi chiamano clandestino
Per non avere documenti

domenica 23 settembre 2012 16:05

CANTI DI MIGRANTI. Che sarà (Josè Feliciano con Arisia)

Per sentire la canzone clicca su: Che sarà (Arisia e Josè Feliciano)

CHE SARA'
Paese mio che stai sulla collina
Disteso come un vecchio addormentato;
La noia
l'abbandono
il niente
Son la tua malattia
Paese mio ti lascio
io vado via

rhe sara (3)
della mia vita
chi lo sa!
So far tutto o forse niente
da domani si vedra
E sara
sara quel che sara
Gli amici miei son quasi tutti via
E gli altri partiranno dopo me
Peccato
perche stavo bene in loro compagnia
Ma tutto passa
tutto se ne va

Che sara (3)
della mia vita
chi lo sa!
Con me porto la chitarra
e se la notte piangero
Una nenia di paese suonero

Amore mio ti bacio sulla bocca
Che fu la fonte del mio primo amore
Ti do appuntamento
come quando non lo so
Ma so soltanto che ritornero

Che sara (3)
della mia vita
chi lo sa!
Con me porto la chitarra
e se la notte piangero
Una nenia di paese suonero

Che sara (3) 
della mia vita
chi lo sa!
So far tutto o forse niente
da domani si vedra
E sara
sara quel che sara

venerdì 21 settembre 2012 15:50

Regolarizzazione 2012. Le FAQ del Ministero dell'Interno


Dal sito del Ministero dell'Interno le FAQ (Frequently Asked Questions) sull'emersione dal lavoro irregolare dei lavoratori stranieri extracomunitari prevista dall'art. 5 de D.lgs. 109/2012.
Per vedere il testo vai al link: FAQ Regolarizzazione (da Archivio Briguglio)

mercoledì 19 settembre 2012 07:10

RADIOMIGRANTE 2012. Puntata del 19 settembre 2012

RADIOMIGRANTE. Rubrica di Radioradicale a cura di Shukri Said e Andrea Billau. Argomento della trasmissione di mercoledì 19 settembre 2012 : primi dati sulla regolarizzazione; il campo Rom della Barbuta e il piano nomadi a Roma. Link dal sito di Radioradicale per scaricare la registrazione: Radiomigrante trasmissione del 19/09/2012

martedì 18 settembre 2012 17:07

Regolarizzazione 2012. Le slides dell'incontro Hospes di Treviso dell'8/9/2012

Per visualizzare cliccare il link: slides incontro Treviso 08092012
Alcune questioni sono state risolte dalle circolari nel frattempo emanate.

Regolarizzazione 2012. Quanto costa secondo www.meltingpot.org

I costi della regolarizzazione. Alcuni esempi tratti da www.meltingpot.org:

Operaio edile di primo livello
Retribuzione mensile 1.637,69 euro mensili
Contributi mensili 539,30 euro
Totale costi mensili 2.176,99 euro
Totale costi per 6 mesi 13.061,94 euro
Contributo forfettario 1.000 euro

Totale 14.061,94 euro
Totale eslcusa la retribuzione e contributo forfetario: 3.235,8 euro

Cameriere di quarto livello
Retribuzione mensile 1.417,69 euro
Contributi mensili 392,71 euro
Totale costi mensili 1.810,40 euro
Totale costi per 6 mesi 10.862,40 euro
Contributo forfettario 1.000 euro

Totale 11.862,40 euro
Totale eslcusa la retribuzione e contributo forfetario: 2.356,26 euro

Fattorino di sesto livello
Retribuzione mesile 1.303,94 euro
Contributi mensili 377,90 euro
Totale costi mensili 1.681,84 euro
Totale costi per 6 mesi 10.091,04 euro
Contributo forfettario 1.000 euro

Totale 11.091,04 euro
Totale eslcusa la retribuzione e contributo forfetario: 2.267,4 euro

Colf (Livello A) part-time 20 ore con paga non inferiore all’assegno sociale
Retribuzione mensile 429,00 euro
Contributi mensili 121,3 euro
Totale costi mensili 550,3 euro
Totale costi per 6 mesi 3.301,8 euro Contributo forfettario 1.000 euro

Totale 4.301,8 euro
Totale eslcusa la retribuzione e contributo forfetario: 727,8 euro

Colf (Livello A) part-time 25 ore*
Retribuzione mensile 476,3 euro
Contributi mensili 110,5 euro
Totale costi mensili 586,8 euro
Totale costi per 6 mesi 3.520,8 euro Contributo forfettario 1.000 euro

Totale 4.520,8 euro
Totale eslcusa la retribuzione e contributo forfetario: 663,00 euro
* i contributi sono inferiori rispetto alle 20 ore

Badante convivente (livello CS)
Retribuzione mensile 920,11 euro
Contributi mensili 181,65 euro
Totale costi mensili 1.101,76 euro
Totale costi per 6 mesi 6.610,56 euro
Contributo forfettario1.000 euro

Totale 7.610,56 euro
Totale eslcusa la retribuzione e contributo forfetario: 1.089,9 euro

Bracciante agricolo comune
Retribuzione mensile 1.482,00 euro
Contributi mensili 529,00 euro
Totale costi mensili 2.011,00 euro
Totale costi per 6 mesi 12.066,00 euro
Contributo forfettario 1.000 euro

Totale 13.066,00 euro
Totale eslcusa la retribuzione e contributo forfetario: 3.174,00 euro

domenica 16 settembre 2012 17:07

CANTI DI MIGRANTI Lacrime napulitane (canta M.Ranieri)

clicca su: Lacrime Napulitane

LACREME NAPULITANE BY Bovio & Buongiovanni

Mia cara madre,
sta pe' trasí Natale,
e a stá luntano cchiù mme sape amaro....
Comme vurría allummá duje o tre biangale...
comme vurría sentí nu zampugnaro!...

A 'e ninne mieje facitele 'o presebbio
e a tavula mettite 'o piatto mio...
facite, quann'è 'a sera d''a Vigilia
comme si 'mmiez'a vuje stesse pur'io...

E nce ne costa lacreme st'America
a nuje Napulitane!...
Pe' nuje ca ce chiagnimmo 'o cielo 'e Napule,
comm'è amaro stu ppane!

Mia cara madre,
che só, che só 'e denare?
Pe' chi se chiagne 'a Patria, nun só niente!
Mo tengo quacche dollaro, e mme pare
ca nun só' stato maje tanto pezzente!

Mme sonno tutt''e nnotte 'a casa mia
e d''e ccriature meje ne sento 'a voce...
ma a vuje ve sonno comm'a na "Maria"...
cu 'e spade 'mpietto, 'nnanz'ô figlio 'ncroce!

E nce ne costa lacreme st'America...ece

Mm'avite scritto
ch'Assuntulella chiamma
chi ll'ha lassata e sta luntana ancora...
Che v'aggi''a dí? Si 'e figlie vònno 'a mamma,
facítela turná chella "signora".

Io no, nun torno...mme ne resto fore
e resto a faticá pe' tuttuquante.
I', ch'aggio perzo patria, casa e onore,
i só carne 'e maciello: Só emigrante!

E nce ne costa lacreme st'America...ece
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Il d.lgs. 109/2012 consente la regolarizzazione di lavoratori stranieri. Quante domande saranno presentate?

HOSPES Studi & Ricerche

"Hospes" è una parola latina che, come la corrispondente greca "Xenos" (e quella italiana "Ospite"), indica sia la persona che accoglie lo straniero, sia lo straniero che viene accolto. In un unico termine, non un irriducibile alterità, ma i due lati di un rapporto antico come la presenza dell'uomo sulla terra, attuale più che mai.

Hospes Studi e Ricerche è un'associazione culturale con sede a Treviso che si occupa del diritto italiano, comunitario ed internazionale in materia di trattamento dello straniero, immigrazione, asilo e cittadinanza,

Per lo Statuto di Hospes S&R

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